Teatro:

Teatro Verdi

Via Giuseppe Verdi 45

 

Spettacolo del 30/03/2019:

Il Marchese del Grillo

Compagnia teatrale: La Quercia Incantata

Regia di: Francesco Prudente

Trama:

Nella Roma papalina del 1809 il marchese Onofrio del Grillo, nobile romano alla corte di Papa Pio VII, trascorre le sue giornate nell'ozio più completo, frequentando bettole e osterie, coltivando relazioni amorose clandestine con popolane e tenendo un atteggiamento ribelle agli occhi di sua madre e della parentela conservatrice, bigotta e autoritaria. Il suo principale passatempo, che lo rende famoso in tutta la città, è costituito da innumerevoli scherzi e beffe dei quali risulta spesso vittima la sua aristocratica famiglia, composta da personaggi stravaganti e chiusi al mondo esterno. Il ricco nobile proprietario terriero è in grado sempre di uscire con umorismo e in maniera rocambolesca dalle tante e impensabili situazioni durante tutta la commedia, sfruttando senza vergogna anche le conoscenze dell'alta borghesia spesso compiacente (ne è l'esempio la scena del tribunale con la condanna alla gogna dell'ebanista ebreo Aronne Piperno). Un incontro casuale con un povero carbonaio alcolizzato, Gasperino, suo perfetto sosia, ispira il nobile a coronare il suo repertorio burlesco. In varie situazioni egli arriva a coinvolgere il Pontefice in nome di una giustizia e di un rinnovamento sempre invocati ma che mai riescono seriamente a impensierire l'audace e brillante "Sor Marchese": nel finale infatti, dopo una finta condanna alla ghigliottina inflittagli da Pio VII, viene graziato da quest'ultimo, che gli concede di riprendere il suo posto tra i Sediari pontifici.

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Teatro:

Teatro Verdi

Via Giuseppe Verdi 45

 

Spettacolo del 29/09/2018:

Il Medico dei Pazzi (E. Scarpetta)

Compagnia teatrale: La Quercia Incantata

Regia di: Francesco Prudente

Trama:

Ciccillo, nipote dissennato, vive da anni a Napoli alle spalle dello zio Felice Sciosciammocca che sta a Roccasecca.  Per spillargli sempre più soldi gli fa credere di essere studente di medicina e con questa scusa lo zio foraggia, suo malgrado, ogni suo vizio. Ma all'improvviso, inaspettatamente, lo zio arriva a Napoli con moglie e figlia. Ciccillo, non sapendo che pesci prendere, inventa che la pensione in cui vive a sbafo è in realtà un manicomio ed i suoi ospiti sono in realtà dei pazzi che credono di essere la proprietaria della pensione, un maggiore a riposo, un musicista ecc. L'unico sano, lo zio Felice Sciosciammocca appunto, rischia di esser preso per pazzo. Il tutto viene scoperto ed il finale è "a tarallucci e vino" come nella migliore tradizione dell'autore.

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