Orione
Via Tortona, 3
Stasera ceno con te! (Filippo Bubbico)
Compagnia teatrale: La quercia Incantata
Regia di: A. Iori
La serata di un personaggio caratteristico si consuma a casa di colui che dovrebbe potarlo a cena insieme ad altri amici esibendolo come il miglior cretino della serata. Questo gruppo di amici ogni mercoledì si diverte a portare ognuno un maschio che reputa il miglior cretino in circolazione, cercando di vincere il premio come miglior cretino della serata, ovviamente all'oscuro dei poveri malcapitati. Una serie di equivoci porta il "cretino" a restare intrappolato nella casa del suo ospite e a creare situazioni imbarazzanti dettate dalle decisioni prese all'insegna della spontaneità, verità e schiettezza.
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Via Tortona, 3
Santa Pupa (E. Petrolini)
Compagnia teatrale: I Servitori dell'Arte
Regia di: M. D'Aleo
In un' umile bottega di quadri mai finiti e dipinti ancor da dipingere, tra sacre tele, croste e nature morte (da anni), Pippo trascorre le sue giornate alla ricerca del miracolo: riuscire a sbarcare il lunario per poter pagare e bottega ma l'impresa è sempre più ardua. L'amico fidato Toto e la gelosissima fidanzata Nannina, terribilmente indispettita dallo stile di vita del compagno, completano invece il quadro affettivo. Un dipinto, più di altri, si dimostra ad insaputa di Pippola vera chiave di svolta e una soluzione è vicina, con risultato garantito: L'anziana Zenobia, incallita zitella è alla ricerca del sospirato primo amore, fa a Pippo una richiesta insolita e imprevista.
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Via Tortona, 3
La Presidentessa (M. Hennequin e P. Veber)
Compagnia teatrale: Merry del Val
Regia di: P. Lagrasta
La Presidentessa è una commedia scritta da Hennequin e Veber. Narra le vicende di Gobette spegiudicata e maliziosa soubrette che dopo essere stata allontanata dall'albergo dove alloggiava in occasione di una tournee teatrale, per il suo comportamento, spegiudicato e chiassoso, con uno stratagemma, trova ospitalità presso la casa austera del presidente Triconti, giudice di provincia non più giovanissimo. Qui si fa passare agli occhi del Ministro della Giustizia, che se ne invaghisce, per la moglie del presidente. Da qui l'inizio di un'irresistibile girandola di equivoci che coinvolgeranno tutti i personaggi della storia.
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Via Tortona, 3
Impara l'arte e mettila da parte (E. Petrolini)
Compagnia teatrale: I Servitori dell'Arte
Regia di: M. D'aleo
In un sobborgo romano, fatto di personaggi artistici e canterini, scopriremo la vita del vedovo calzolaio Matteo e di sua figlia Gemma, artista sognatrice; grazie all'impicciona vicina di casa Sora Teresa e al goffo e impacciato Enrichetto, Gemma tenterà la sfida più ardua: Con intraprendenza e coraggio, riuscirà a diventare ciò che ha sempre sognato di essere? Ma si sa... l'arte non è sempre vista di buon occhio e i debiti non possono di certo aspettare. Con ironia, comicità e impreviste novità, in un graffiante e divertente contesto romano, assisteremo ad una commedia scritta da "I Servitori dell'Arte" ed inspirata ad un opera dell'indimenticabile attore Ettore Petrolini, ancora oggi di grande importanza nel panorama del teatro italiano.
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Via Tortona, 3
Per corpa der fulmine (F. Minotti e P. Lagrasta)
Compagnia teatrale: Merry del Val
Regia di: P. Lagrasta
Una stroia sempre attuale nella quale si intrecciano sentimenti come "La riconoscenza, l'amore in tutte le sue forme, e dove incontriamo personaggi facilmente riconoscibili come "i maneggioni", "gli arrivisti". Tutto intrecciato nella più classica commedia degli equivoci.
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Via Tortona, 3
Hotel del libero scambio (G. Feydeau)
Compagnia teatrale: La Quercia Incantata
Regia di: F. Prudente
La trama di questa commedia brillante in tre atti, una delle più note “pochade” di Georges Feydeau, è basata su equivoci e scambi di persona. Il signor Pinglet, stufo del caratteraccio della moglie, e la signora Paillardin, esasperata dalla mancanza di attenzioni del marito, fanno di tutto per arrivare a consumare un adulterio, ma alla fine innumerevoli disavventure impediranno il “fattaccio”. Il luogo destinato a consumare una notte di passione è l’Hotel del Libero Scambio, scelto dal Signor Pinglet in base ad un volantino pubblicitario, che lo definisce “consigliabile alle coppie sposate... tra di loro o separatamente!”. In quell’albergo si trova, malauguratamente, anche il Signor Paillardin, perito designato dal Tribunale in quanto si sospetta che l’albergo sia abitato dagli spiriti. Come se non bastasse, nella stessa notte l’albergo viene occupato anche dal Signor Mathieu, un vecchio amico dei coniugi Pinglet, con la zia badessa, e dall’ingenuo Massimo, nipote del signor Paillardin, in compagnia di Vittoria, la domestica dei signori Pinglet, che lo vuole iniziare alle gioie dell’amore. Sorpresi dalla Polizia, gli aspiranti adulteri danno entrambi false generalità, finendo col mettere nei guai gli ignari coniugi. Intrecci e colpi di scena a non finire, fino ad arrivare ad un finale a sorpresa!
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Via Tortona, 3
I Giovani d'Oggi (S. Scarpelli)
Compagnia teatrale: La Quercia Incantata
Regia di: F. Prudente
Classica commedia all’italiana, estremamente attuale. Viene rappresentata l’inquietudine di due bravi ragazzi di ottima famiglia che hanno le classiche problematiche giovanili e con tanto entusiasmo, dopo essersi innamorati, comunicano ai loro genitori di volersi sposare. Questo genera disapprovazione da parte dei genitori, soprattutto da parte del padre di Carlo che però alla fine acconsente alle nozze. La conoscenza fra le famiglie sarà un vero disastro e soprattutto i padri litigheranno fra di loro con il matrimonio che viene disdetto e poi riconfermato varie volte. Molte le situazioni comiche che si susseguono. Il cavalier Cocozza pensa di avere visto e incontrato già il Ragionier D’Amore e lo scambia per i vari personaggi che ha incontrato nella sua vita fino alla fine in cui capisce dove lo ha incontrato e cerca di bloccare il matrimonio... troppo tardi!
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Via Tortona, 3
I Nipoti del Sindaco (E. Scarpetta)
Compagnia teatrale: Merry Del VaL
Regia di: Pino Lagrasta
Felice e Silvia sono i nipoti del sindaco Ciccio Sciosciammocca, il quale non ha mai conosciuto i nipoti, figli di suo fratello oramai scomparso e decide di lasciare la propria eredità a Felice, perché reputa la nipote una poco di buono; ma durante il viaggio per incontrare lo zio, Felice combina un guaio con una certa Nannina, e sarà quindi costretto a fuggire dall’ira del fratello della giovane. Felice avvisa lo zio con una lettera che dovrà ritardare il suo arrivo, ma Silvia riesce ad intercettare casualmente la lettera e si presenta allo zio sotto le vesti del fratello. Lo stesso Felice si traveste da donna e si presenta allo zio spacciandosi per la nipote e per sfuggire dal fratello di Nannina. Ma il gioco dei travestimenti non è finito perché ci sarà chi per amore si travestirà da suora ed altri ancora dovranno ricorrere ai travestimenti più imprevedibili. Ognuno gioca la propria parte sicuro delle proprie ragioni. Ne scaturirà un finale scoppiettante.
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Via Tortona, 3
La Buonanima di Mammà (G. Feydeau)
Compagnia teatrale: I Servitori dell'Arte
Regia di: Manuel D'aleo
Nell'anticamera di un appartamento della borghesia parigina, si aggirano un marito esausto con ambizioni d'artista, una moglie petulante e capricciosa, una cameriera dall'inquietante accento tedesco e uno strambo maggiordomo. Un susseguirsi di malintesi e situazioni paradossali, uniti a un pizzico di prouderie, che esploderanno definitivamente all'arrivo di una sconvolgente notizia. Commedia divertentissima che contagia il pubblico col suo ritmo da comiche d'altri tempi.
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Via Tortona, 3
Il Marchese del Grillo (rielaborazione di Sandro Scarpelli)
Compagnia teatrale: La Quercia Incantata
Regia di: Francesco Prudente
Lo spettacolo si svolge su "scene" seguendo una scuola che vede il teatro ricalcare il modus operandi del cinema. E' praticamente rappresentata la vita del Marchese, il quale passa il suo tempo fra donne, osterie e scherzi, fino ad arrivare a farne anche alle alte sfere del Vaticano. La storia ha anche dei risvolti "drammatici" come la morte di Bastiano ma in buona sostanza lo spettacolo non lascia spazio a "pause di riflessione" e porta lo spettatore a una costante risata senza tregua fino al gran finale. Il personaggio del Marchese è realmente esistito e voci affermano che sia il figlio illegittimo del Papa che lo perdona fino a "tentare" di dargli una punizione che non sconterà il Marchese sempre aiutato dalla Dea bendata. Musiche di scena e luci che dividono il palcoscenico in vari ambientazioni fanno il resto. Gli attori della Compagnia divertono e si divertono creando e facendo vivere i loro personaggi senza attingere a nessuna emulazione o imitazione. Il risultato e uno spettacolo esilarante dall'inizio alla fine che fa divertire per un'ora e mezza il pubblico di ogni età. La Compagnia La Quercia Incantata lo mette in scena dal 2005 riscutendo un eccellente successo di pubblico e di critica con recensioni favorevoli da parte delle più grandi testate giornalistiche, Un evergreen che porta lo spettatore anche a vivere il quotidiano della Roma papalina del 1800.
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Via Tortona, 3
Il Professore (F. Minotti e P. Lagrasta)
Compagnia teatrale: Merry del Val
Regia di: Pino Lagrasta
E' la storia di due fratelli (Giggetto e Amalia) che vivino modestamente nella loro piccola casa a Roma. Lei Casalingalui un giuggiolone sempliciottofa il falegname. Un Giorno Giggetto, incontra IL PROFESSORE, uno spiantato Nobile che ama circondarsi di "DISCEPOLI", ai quali trasmette la filosofia che "I SOLDI NON SERVONO A NIENTE" . Da quel momento Giggettosmette di lavoraremettendo in gravi difficoltà la già misera situazione economica della famiglia. La visita del PROFESSORE a casa di Giggetto e il voler dimostrare ad Amalia la bontà delle sue teorie, creeranno una serie di situazioni comiche e paradossali. E' una commedia che fa ridere ma anche riflettere, sul desiderio sfrenato di far soldi e di tutto quello che comporta sopratutto nelle relazioni interpersonali l'ansia del QUATTRINI.
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Via Tortona, 3
Bus per 2 ricchi e 2 poveri (S. Scarpelli)
Compagnia teatrale: La Quercia Incantata
Regia di: Filippo Bubbico
Fedele Santamaria è un autista di autobus sposato con Maria Fedele (non giovanissima, molto povera) e residente in via Pollaiolo 23. Ma Fedele è anche un autista di autobus sposato con Svetlania Borisov (giovane, bella e ricca) e residente a Via Baldo degli Ubaldi 32. Sono la stessa persona o un caso di omonimia? Si, i due Santamaria sono la stessa persona. L'autista è bigamo ed ha sposato Maria in chiesa a Roma e Svetlania a Mosca con il rito ortodosso. Seguendo una precisa pianificazione di orari e turni di lavoro, e grazie al lavoro di entrambe le mogli, Fedele riesce per 2 anni a vivere nascondendo la verità ad entrambe. Tutto si complica quando sul suo mezzo scoppia una rissa. Lui ferma l'autobus e nella colluttazione scivola e perde i sensi. In ospedale, in stato confusionale, Fedele darà a un infermiere l'indirizzo della prima moglie, e, ad un altro, quello della seconda. I carabinieri, pensando a due casi differenti, si attiveranno andando nelle due diverse case. Nella prima trovano lui e si lasciano sfuggire che c'e' stato un caso analogo e che devono andare a indagare nella seconda casa. Lui, per non farsi scoprire, dice a Svetlania di reggergli il gioco, per questioni di lavoro, e manda avanti il suo amico il quale, al posto suo, farà finta di essere il marito di Svetlania. Il caso si complica quando la stampa va a casa di Fedele e lo intervista pubblicando una sua foto con Maria. Ciò che seguirà sarà una serie di equivoci, coincidenze e bugie che, col loro ritmo infernale, intricheranno a tal punto la trama da condurre a un finale sorprendente. Siamo in pieno nella commedia degli equivoci all'italiana, divertente, esilarante. Giochi di luci, case separate, gag, fanno sì che questo spettacolo non abbia pause ritmiche e come una marcia in salita aumenti il ritmo fino ad avvolgere lo spettatore in un turbinio di bella e sana comicità. Nella casa di via Pollaiolo i coniugi Maria e Fedele sono anche amici dell'inquilino del piano di sopra che ama vestirsi da donna. Condisce il tutto un maresciallo molto molto "distratto" e un brigadiere che cerca di parare le mancanze di memoria del suo capo ma che alla fine fa confusione anche lui. La comicità è assicurata per tutto lo spettacolo. Il finale è a sorpresa e inaspettato, classico della tanto amata e mai dimenticata commedia all'italiana.
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Via Tortona, 3
Chicchignola (E. Petrolini)
Compagnia teatrale: I Servitori dell'arte
Regia di: Manuel D'Aleo
Considerata la più bella commedia di Ettore Petrolini, Chicchignola è la storia di un pover'uomo onesto ed intelligente che tira avanti la vita costruendo e vendendo giocattoli su un carrettino per le strade di Roma. Soltanto perché è un galantuomo, i furbi, gli egoisti, i mascalzoni, lo reputano un cretino capace di subire ogni torto, ogni affronto, ogni ingiuria e ogni inganno; non escluso quello di essere fatto cornuto dalla propria amante, Eugenia, col suo migliore amico, Egisto, un norcino furbo, pieno di soldi "sporchi di salumi".